L’adolescenza rappresenta una fase decisiva per la costruzione dell’identità adulta e per la stabilizzazione della personalità. E’ una grande occasione di maturazione e di cambiamento in campo corporeo, cognitivo e affettivo; è un periodo ricco di contraddizioni, di una costante alternanza tra il desiderio di distacco dalle figure familiari dell’infanzia e la loro ricerca come punti di riferimento; ma nello stesso tempo è un periodo di rischio in quanto le vulnerabilità affiorate durante l’infanzia possono emergere con forza e creare disagi in età adolescenziale. L’adolescente non ha più lo stesso bisogno di accudimento da parte dei genitori rispetto a quando era più piccolo, ma è importante che la relazione coi genitori lo sostenga in questo suo processo di cambiamento. Durante questa fase di crescita, infatti, i genitori sono ancora le fondamentali figure di riferimento, nonostante il gruppo dei pari vada assumendo un ruolo sempre maggiore, ma con un’importante differenza: con i pari l’adolescente vive una situazione di parità, una relazione non asimmetrica. Seppure sia frequente che i pari arrivino a rimpiazzare le funzioni genitoriali, tutto ciò a volte può creare non pochi problemi, ed è importante aiutare l’adolescente a non considerare i pari sostitutivi dei propri genitori.
Un fenomeno centrale dell’esperienza dell’adolescente è la perdita parziale di controllo del proprio corpo. Quest’ultimo abbandona fattezze e caratteristiche “infantili” per acquisire quelle di uomo e donna adulti, e spesso i sentimenti e le emozioni associate a questi cambiamenti sono difficilmente accettati o non serenamente vissuti. Lo stesso contemporaneo sviluppo cognitivo rinforza la possibilità di vivere con ansia e preoccupazione i cambiamenti in atto, perché nell’adolescente si instaura la capacità di entrare in rapporto con gli altri a livello immaginario, si sviluppa cioè la capacità di pensare che gli altri stanno pensando a lui, al suo aspetto, al suo comportamento, ai suoi pensieri.Un sostegno in questa delicata fase di sviluppo può aiutare il teen-ager a ritrovare un suo equilibrio, a vedersi con occhi diversi, ad accettare il cambiamento che sta attraversando, a trovare un modo più sereno per affrontare la sua quotidianità e per relazionarsi con la famiglia e col gruppo dei pari.L’adolescenza non riguarda solo il singolo adolescente, ma rappresenta una passaggio critico che coinvolge tutta la famiglia. Per l’adolescente si tratta di costruire la propria autonomia sapendo di poter contare comunque sul sostegno familiare; per i genitori si stratta di accettare la “separazione” dal figlio/a, riconoscendone la diversità.Il sostegno da parte di un terapeuta può rivelarsi prezioso alleato nell’affrontare questo “doppio compito” familiare, soprattutto quando emozioni e pensieri si affollano e prendono il sopravvento nel bel mezzo di quella che comunemente viene chiamata “crisi adolescenziale”.